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ETF obbligazionari ad accumulo: quando usarli?

Esistono tanti ETF obbligazionari e spesso l’investitore sceglie ETF obbligazionari a distribuzione rispetto agli ETF obbligazionari ad accumulo perchè cerca la cedola periodica. Ti svelo in questo articolo quando usare gli ETF obbligazionari ad accumulazione.

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Gli ETF obbligazionari, se sei un neofita, sono ETF che contengono diverse obbligazioni nel loro paniere: capisci già che ti proteggono dal rischio default della singola obbligazione. 

Inoltre ti consentono di investire in obbligazioni anche con capitali modesti visto che spesso il taglio minimo di un’obbligazione è di 1.000 euro. Molti non sanno che in generale è fondamentale, aggiungerei necessario, avere in portafoglio ETF obbligazionari. 

Perchè?

Vantaggi degli ETF obbligazionari

Il buon padre di famiglia, nella creazione del suo portafoglio, deve cercare di ottenere un rendimento dal suo investimento controllando il rischio.  

Per controllare il rischio di un portafoglio devi contenere il “drawdown”, ossia la massima perdita momentanea in percentuale registrata dall’ultimo massimo, a livello grafico, ottenuto da uno strumento finanziario, che può essere un’azione, un ETF o un paniere di ETF (“portafoglio di ETF”). 

Per contenere il drawdown è necessario diversificare il tuo portafoglio con efficacia. 

Come diversificare un portafoglio d’investimento? 

E’ necessario inserire strumenti relativi ad asset class non correlate tra loro

Solo questa informazione ti farà evitare di perdere tanti soldi per cui memorizzala in qualche modo. 

Devi sapere infatti che l’asset obbligazionario si muove infatti in correlazione con la liquidità (se non lo sapevi, anche la liquidità devi considerarla come un asset class) ed in correlazione inversa con il mercato azionario. 

In pratica quando il mercato azionario cresce quello obbligazionario diminuisce e viceversa. 

Il mercato obbligazionario ha inoltre un andamento non correlato con quello dell’oro.

L’asset obbligazionario in pratica, all’interno di un portafoglio, deve assolvere la funzione di procurarti delle entrate periodiche e rendimento, nonchè quello di mitigare la volatilità dell’asset azionario, a cui è invece demandato l’obiettivo di massimizzare il rendimento. 

Adesso hai le idee più chiare sull’importanza di avere un asset obbligazionario in portafoglio.

Quali ETF obbligazionari scegliere?

Esistono tanti tipi di ETF obbligazionari: ETF che investono su titoli europei o USA, oppure sui titoli governativi  o corporate, ETF che investono su obbligazioni a breve scadenza oppure a lunga scadenza, ETF ad accumulo o a distribuzione

Adesso ci concentriamo sugli ETF ad accumulazione. 

Perchè usare gli ETF obbligazionari ad accumulo? 

Perchè l’utilizzo di un ETF ad accumulo in generale ti consente di sfruttare l’interesse composto, di massimizzare il rendimento in quanto i proventi vengono reinvestiti fiscalmente ed è fiscalmente più efficiente. 

E’ chiaro che se invece il tuo obiettivo di investimento è quello di avere delle entrate passive periodiche, dovrai optare per ETF obbligazionari a distribuzione dei proventi.

Potresti tenere in portafoglio anche un ETF obbligazionario ad accumulo insieme ad un ETF obbligazionario a distribuzione per soddisfare entrambi gli obiettivi, purchè combinati opportunamente con ETF di altre asset class. 

Diversi lettori e iscritti alla mia newsletter mi hanno richiesto alcuni ETF obbligazionari ad accumulazione ed è per questo che ho deciso di creare per loro questo articolo ad hoc. Se non sei ancora iscritto alla mia mailing list, fallo subito dal pulsante qui sotto per rimanere in contatto con me.

ETF obbligazionari ad accumulo

Adesso vediamo nello specifico alcuni ETF obbligazionari ad accumulo che puoi valutare per il tuo portafoglio. 

Ho fatto una scrematura considerando come criterio di selezione, oltre appunto alla tipologia di utilizzo dei proventi, un dimensione degli ETF superiore a 500 milioni di euro, ovvero ETF liquidi. 

Si tratta inoltre di “ETF investment grade”, che contengono cioè nel loro paniere società dal rating “AAA” fino a “Baa” o “BBB-”, società che pertanto sono valutate come solvibili e quindi affidabili. 

Di seguito di parlerò di due ETF obbligazionari globali ad accumulo mentre nell’area riservata potrai scaricare gratis l’elenco che ho tirato fuori io per te di 15 ETF con le suddette caratteristiche.

ETF obbligazionari ad accumulo

File excel contenente un elenco di ETF obbligazionari ad accumulo

ETF obbligazionari globali ad accumulo

Adesso vedrai a confronto lo stesso ETF globale come paniere, ma il primo senza copertura del cambio, il secondo con copertura cambio, che puoi distinguere dalla parola “hedged” nel nome stesso dell’ETF: 

  • Xtrackers Global Government Bond UCITS ETF 5C”; 
  • “Xtrackers Global Sovereign UCITS ETF 1C EUR hedged”. 

Vediamo le loro caratteristiche principali: 

– “Xtrackers Global Government Bond UCITS ETF 5C”, ticker XG7S, ISIN LU0908508731, costi annuali 0,20%: questo ETF replica obbligazioni governative a livello mondiale emesse da nazioni sviluppate; ha un dimensione di circa 748 milioni di euro.

E’ un ETF ad accumulazione dei dividendi, per cui ti consente di sfruttare l’interesse composto, ed esiste dal giorno 14 agosto 2013; è un ETF a replica fisica (a campionamento) ed è caratterizzato da poca volatilità; 

– “Xtrackers Global Sovereign UCITS ETF 1C EUR hedged”, ticker XGSH, ISIN LU0378818131, costi annuali 0,25%: questo ETF replica obbligazioni governative a livello mondiale emesse da nazioni sviluppate ed è a copertura valutaria (euro); ha un dimensione di circa 1.196 milioni di euro.

E’ un ETF ad accumulazione dei dividendi, per cui ti consente di sfruttare l’interesse composto, ed esiste dal giorno 20 ottobre 2008; è un ETF a replica fisica (a campionamento) ed è caratterizzato da poca volatilità.

ETF obbligazionari globali ad accumulo- timeframe mensile
ETF obbligazionari globali ad accumulo- timeframe settimanale

Nei due grafici l’ETF “trackers Global Government Bond UCITS ETF 5C” è indicato con la linea magenta mentre l’ETF “Xtrackers Global Sovereign UCITS ETF 1C EUR hedged” con copertura del cambio valutario è indicato con candele giapponesi. 

Dai grafici, causa anche il rafforzamento del dollaro rispetto all’euro negli ultimi anni, il primo ETF ha avuto un rendimento maggiore. 

Quale ETF preferire? 

In generale, nell’ottica di un lungo termine (oltre i 10 anni) non mi preoccupo del rischio cambio e preferisco investire su un ETF più economico (costi annuali minori), quindi l’ETF con ticker XG7S. 

Per periodi più brevi puoi valutare un ETF con copertura del rischio cambio visto il livello attuale del cambio eur/usd, in area 1,1550 e con trend rialzista. 

Davide Grasso

P.S.: scarica registrandoti qui e accedendo all’area riservata l’elenco di ETF obbligazionari ad accumulo che ho preparato per te

Questo articolo ha 2 commenti

  1. antonio siclari

    Buona giornata Davide Grasso,oltre la scelta dell’etf obbligazionario ad accumolo o distribuzione se ci dovrebbe essere un rialzo dei tassi (che ne pensi in merito avverrà a breve?) che duration secondo te sarebbe opportuno optare, e nel caso in cui avvenisse il rialzo sarebbe gestibile mi spiego meglio avviene in modo graduale dando la possibilità di uscire da un investimento già in portafoglio con durata di 20 anni per esempio?Grazie.Antonio Siclari.

    1. Davide Grasso

      Ciao Antonio grazie della domanda.
      Sinceramente la mia preoccupazione in generale non è cercare di intuire se e quando ci sarà un aumento di interessi quanto invece avere una strategia di medio/lungo periodo da rispettare a prescindere.
      Per quanto riguarda la duration in primis opterei per una duration 5-10 anni, mentre se vuoi acquistare un secondo ETF, potresti valutare di prenderlo a duration breve 1-3 anni.
      Sulla tua scelta di disinvestire un portafoglio della durata di 20 anni dipende, capisci che non posso darti un parere perché mi mancano troppe informazioni.
      Considera che comunque un eventuale rialzo (così come il ribasso) avviene di solito per piccoli step tipo 0,25%.
      Mia personale opinione? Un eventuale rialzo potrebbe causare un picco di volatilità momentaneo ma che tenderebbe poi a stabilizzarsi, dando la possibilità di disinvestire.
      Consiglio: cerca di ipotizzare un tuo scenario, ovvero “cosa faccio col mio portafoglio se succede questo? E cosa farei al contrario?”.
      Molti traders o presunti tali ci hanno ‘educato’ a cercare di prevedere gli eventi come l’ aumento o il ribasso dei tassi di interesse invece che sulle strategie di trading da attuare in un caso o nell’altro, che è poi quello che conta.
      Davide

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